Intervista ai bartender Alessandro Geraci e Gaspare Di Carlo - Ice Cube

Intervista ai bartender Alessandro Geraci e Gaspare Di Carlo

 
4 Aprile 2019

Loro sono Alessandro Geraci e Gaspare Di Carlo, bartender professionisti nati a Termini Imerese, dove risiede la nostra sede. Oggi vivono a Londra e sono tornati in Sicilia per avviare dei corsi per bartender. Leggete, di seguito, la nostra intervista.

D: Ciao ragazzi, raccontateci un po’ più di voi. Da dov’è nata la vostra passione per il mondo del bartending? Cosa fate oggi?

R: Attualmente copriamo ruoli determinanti nel management team dei rispettivi “Chiltern Firehouse” (Alessandro) e “Fenchurch Restaurant in Sky Garden” (Gaspare). L’uno senza l’altro non potremmo creare quel mix perfetto nato in una piccola cittadina di Sicilia in due bar uno di fianco all’altro. All’inizio fu una decisione difficile investire tutto in questo settore, entrambi stavamo studiando giornalismo e nautica, ma il fascino nel creare nuove combinazioni di sapori e l’atmosfera che si creava nei bar erano così forti che abbiamo deciso di iniziare a risparmiare denaro per investire in corsi professionali in giro per l’Europa. Con l’aiuto e il supporto dei nostri genitori l’obiettivo era quello di diventare veri professionisti e migliorare la conoscenza nel settore.

Abbiamo scelto di approfondire diversi campi di specializzazione in modo da coprire tutti gli aspetti di un bar. Alessandro ha dimostrato doti straordinarie nel mondo del Flair e Gaspare desiderava migliorare le sue conoscenze per quanto riguarda il servizio e il mondo del caffè.
Nel 2013, Gaspare decide di andare oltre i confini dell’Italia e si trasferì in Inghilterra, per esattezza a Londra. Alessandro lo seguì subito dopo rendendosi partecipe di una gara internazionale nella capitale del Cocktail, nel famoso “RoadHouse” noto in tutto il mondo per le gare di flair, aggiudicandosi il 1° posto. Abbiamo continuato a crescere professionalmente fino a raggiungere due posti fantastici come “Aqua Shard” e “Sky Garden”. Cocktail bars situati ai piani superiori dei grattacieli tra i più famosi d’Europa.
Gaspare è stato la forza trainante di molti progetti e iniziative. Il rinnovamento di Fenchurch come destinazione da cocktail bar era uno di quelli. Alessandro ha avuto una forte influenza sotto tutti gli aspetti del processo di creazione di servizi e cocktails presso l’Aqua Shard, dimostrando constantemente impegno e dedizione, vincendo premi e riconoscimenti.

Dopo vari sacrifici, impegno e determinazione nel 2019 abbiamo creato la nostra prima compagnia di eventi privati, training e consulenze: Hospitalian.

D: Com’è stato tornare in Sicilia per avviare dei corsi per bartender? Cosa vi ha spinto a farlo?

R: Siamo entusiasti di far parte di un progetto che possa esaltare le qualità umane e territoriali di un posto unico come la Sicilia. L’obiettivo finale è quello di condividere la nostra esperienza e trasmettere la passione per il nostro lavoro ai fini di aiutare a migliorare lo sviluppo del servizio per il turista, fondamentale per puntare alla crescita della nostra economia e quello che ci spinge a farlo è la consapevolezza di poter regalare qualcosa ad una terra che non ha eguali nel mondo.

D: Cosa vi piace di più del vostro lavoro?

R: Non sapremmo neanche da dove cominciare! Il contatto con la gente, la sensazione di farli sentire a casa propria, condividere quel che sappiamo anche attraverso un sorso. Essere un bartender non è solo un mestiere, ma uno stile di vita. Il bar per noi è come il palco di un teatro: ogni giorno bisogna dare il massimo.

D: Qual è il cocktail a cui siete più legati e perché?

R: Il cocktail a cui siamo più legati è senz’altro il “Negroni”, simbolo italiano che quest’anno compie 100 anni. Ci rivediamo molto in questo cocktail, perché ci rappresenta al massimo, anche noi abbiamo un terzo amico, fratello e collega: tre persone che insieme creano il mix perfetto, un po’ come il Negroni appunto!

D: Secondo voi, quant’è importante il ghiaccio nei cocktail?

R: Abbiamo avuto modo di confrontarci con grandi mentori del nostro lavoro e la frase che amiamo dire per definire l’importanza di questo elemento è: “Come gli Chef hanno bisogno del fuoco per creare le loro pietanze, noi Bartender abbiamo bisogno del ghiaccio per creare le nostre”.

Grazie ragazzi!