6 Marzo 2019
Il ghiaccio è uno degli ingredienti fondamentali per preparare un cocktail a regola d’arte.
Perché il drink perfetto necessita della giusta dose e tipologia di ghiaccio.
Al contrario di quanto si possa erroneamente pensare, il ghiaccio non serve soltanto a diluire il drink o, ancora peggio, risparmiare sugli ingredienti, ma svolge molteplici ruoli nella preparazione di un cocktail: diluizione, raffreddamento, gusto e presentazione, tutti fattori determinati dalla giusta dose e tipologia di ghiaccio all’interno di un drink. Ecco perché questo ingrediente è così importante, motivo per cui deve essere di qualità e dotato di tutte le certificazioni necessarie per essere destinato a un uso alimentare.
Quanto ghiaccio usare nei cocktail: la dose giusta
Leggendo l’articolo di Multicash sul tema, si legge che “una maggiore concentrazione di ghiaccio all’interno del drink permette di raffreddare il cocktail nel modo giusto, dando modo al ghiaccio di sciogliersi nei tempi più giusti e gustare la bevanda come si deve”.
A prescindere dalla quantità di ghiaccio utilizzata, infatti, la parte alcolica o analcolica miscelata in un drink resta invariata, con la differenza che, se c’è poco ghiaccio, il risultato sarà tecnicamente sbagliato: i cubetti possono galleggiare nei bicchieri, andando a modificare gusto e aspetto.
In breve, riempire il bicchiere con molto ghiaccio è necessario per garantire maggiore uniformità al cocktail e maggiore velocità di raffreddamento. Inoltre, permette di mantenere le giuste proporzioni in quei drink con ingredienti “a completare”, rendendoli più freddi più a lungo.
Inoltre, cosa non da poco, il ghiaccio contribuisce a smorzare la percezione alcolica di un drink, rendendo il cocktail più gradevole. Ne avevamo già parlato in questo articolo sulla diluizione.
Il trucco per drink perfetti è, quindi, quello di scegliere ghiaccio di qualità certificata e utilizzarlo nel modo corretto.